Eno-Trattoria Da Beppino

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Cene, degustazioni, eventi


Orizzontale I Vini Chianti Classico 2007 - Esito

La sera di Venerdì 18 Marzo si è svolta la degustazione Orizzontale Chianti Classico 2007. I vini degustati (rigorosamente alla cieca) durante tutta la cena, che prevedeva un menù con antipasti, un primo e due secondi, sono stati:
Castello dei RAMPOLLA (PANZANO IN CHIANTI) Sangiovese 90% Merlot 5% Cabernet Sauv. 5%
Agricola QUERCIABELLA (GREVE IN CHIANTI) Sangiovese 95% Cabernet Sauv. 5%
ISOLE E OLENA (BARBERINO VAL D’ELSA) Sangiovese 80% Canaiolo 15% Syrah 5%
FONTODI (PANZANO IN CHIANTI) Sangiovese 100%
VECCHIE TERRE DI MONTEFILI GREVE IN CHIANTI Sangiovese 100%
BERARDENGA Felsina CASTELNUOVO BERARD. Sangiovese 100%
Fattoria di RIGNANA (PANZANO IN CHIANTI) Sangiovese 85% Canaiolo15%
BROLIO Barone Ricasoli GAIOLE IN CHIANTI Sangiovese + vitigni complementari
La scelta degli otto vini, condivisa con Leone Ramacciotti, si è indirizzata su quelli che si sono dimostrati essere sempre ai livelli top nel corso degli anni, sia per quanto riguarda l’esperienza professionale sia per ciò che è il riscontro del mercato… e naturalmente su quelli che, all’interno del mio ristorante hanno sempre avuto i migliori consensi del pubblico…
L’unico vino “nuovo” e diciamolo, praticamente sconosciuto ai più, è stato il chianti classico di Rignana che ho scoperto in un pranzo a fine dicembre e che ho inserito per testare l’impatto con la clientela.
Permettetemi di dire subito che quello che è successo durante la serata e alla fine, con la classifica dei più apprezzati, è stato per me (e non solo…) fonte di grande soddisfazione... Ma andiamo per ordine.
La cena si è svolta come da copione per le cene orizzontali con tanti vini semplicemente numerati sul tavolo, e nessun riferimento se non il proprio palato, il proprio gusto. All’inizio c’era quasi timore, c’era la sensazione di non saper gestire gli otto bicchieri di vino davanti a te che si differenziavano solo da un piccolo numero, si aveva quasi la paura di non farcela... Ma c’era anche la voglia di scoprirli, di sentirli, di capirli; un pò come quando, davanti ad un pacchetto regalo, non vedi l’ora di scoprire cosa c’è dentro. Poi dopo le prime esitazioni cominci ad assaggiarli e durante tutto l’antipasto riesci comunque a “guardarli negli occhi”, hai cominciato ad inquadrarli. Ma con un antipasto così composito, con una zuppetta d’orzo e baccalà, con affettati, crostini con formaggio e salsiccia e persino con delle acciughe in bianco è difficile se non impossibile capirli… ma queste prime sensazioni ti serviranno con il primo piatto. Maccheroncini verdi all’anatra! Ecco che, con un primo di sostanza, riesci a focalizzare le prime sensazioni avute, riesci ad entrare di più nei vini, riconosci le sensazioni riassaggiando uno stesso vino, cominci a “sentirne l’essenza” ad identificare un singolo vino come si fa quando si associa un profumo ad un fiore. E finalmente si arriva ai secondi dove il chianti e direi il Sangiovese può esprimersi al meglio… può rivelarsi. Il coniglio farcito ci aiuta e ci da le dritte per trovare la strada, il maialino al forno ci dà la chiave di lettura che ci permette di assaporare la consistenza e l’essenza vera di ogni vino. Ed ecco come d’incanto tutti i pezzi del puzzle cominciano a tornare e si arriva alla soluzione. L’abbiamo capiti! Seppur per questa sola serata, seppur per un solo istante li abbiamo capiti e assaporati per quello che sono… come quando il cioccolatino ha finito di sciogliersi in bocca e ne assapori tutto il gusto e in un istante ne senti tutta l’intensità e la forza. E così è stato per me come per tutti gli altri appassionati … e alla fine, ognuno con la propria predisposizione, il proprio gusto, la propria personalità dà un suo giudizio di preferenza, molto semplice: da 1 a 3 a seconda di ciò che alla fine, ognuno, ha ricevuto da ogni singolo bicchiere, da ogni singolo vino!
Ed ecco i risultati: 7° MONTEFILI 49 pt – 6° RAMPOLLA e FONTODI 50 pt – 5° ISOLE E OLENA 55 pt – 4° BROLIO 57 pt – 3° QUERCIABELLA 59 pt – 2° BERARDENGA 60 pt – 1° RIGNANA 71 pt
Che dire! Grande sorpresa ma anche grande soddisfazione! Avevo sentito il chianti Rignana nel pranzo che facciamo, ogni anno a fine dicembre, insieme a diversi amici per gli auguri di Natale. Per tradizione partecipano all’evento alcuni rappresentanti di vino che da anni servono il nostro locale e che nell’occasione offrono alcuni dei loro vini. In quell’occasione uno di loro, Marco Giorgi (il conte), ci ha portato a far sentire una delle sue ultime scoperte: il chianti classico Rignana! E’ stato subito amore… e non me ne vogliano gli altri amici rappresentanti, che pure avevano portato ottimi vini, ma quella bottiglia, quel vino aveva attirato la mia attenzione. Secondo me era un grande vino! L’ho subito inserito in carta e dopo averlo assaggiato altre volte non ho potuto fare a meno di metterlo a confronto con i più blasonati chianti in circolazione. Il risultato della serata ha confermato l’ottima impressione avuta.
Si potrebbe pensare, dato il risultato così netto, che gli altri vini non fossero all’altezza ma non è proprio così: erano ottimi se non eccellenti ed il divario tra loro è stato minimo (in 10 punti si sono concentrati gli altri vini). Un divario che, per pochi punti, può essere condizionato anche da una bottiglia meno felice o dalla caratteristica dell’uvaggio che può rendere un vino più “facile” di un altro. Ma ciò mi fa ritenere praticamente gli altri sette vini sullo stesso livello qualitativo…
Sicuramente Rignana in questa degustazione, con questo particolare menù è stato una spanna sopra agli altri anche in considerazione del fatto che il prezzo di vendita al tavolo si aggira sui 18,00 € circa un 30 % in meno di altri. Vorrei infine sottolineare il fatto che, oltre al bravo Paolo Salvi come enologo, ci sia per il Rignana anche la supervisione di Giulio Gambelli cultore del sangiovese (vedi fatt. Montevertine). Da notare a questo proposito come i primi due vini siano tutti e due a base di vitigni autoctoni, in primis il sangiovese e che il terzo ne contenga il 95%. Daniele Lazzerini – Eno-Trattoria Da Beppino.